Lasciarsi e ritrovarsi
“Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia, ma non sa quel che trova”. Oppure seguendo un proverbio leccese “Ci cangia defrisca”, vale a dire chi cambia si rinnova. La saggezza popolare dà interpretazioni molto diverse di quale sia l’effetto di un cambiamento. E allora prendiamo ad esempio un fatto accaduto a Div.ergo per vedere come è stato vissuto e interpretato: di recente Pierluigi si è trasferito dal Laboratorio per approdare alla Casetta, progetto Essenze.
La prima parola è proprio quella del diretto interessato:
Pierluigi, come ti trovi nella nuova esperienza ad Essenze?
“Mi sento bene sono soddisfatto, mi piace l’aria che c’è nel giardino, il lavoro che qui si fa. A Div.ergo dobbiamo stare attenti ai clienti che entrano, qui dobbiamo fare attenzione a noi stessi, prima di tutto. Sia da una parte sia dall’altra dobbiamo sbrigarci per finire i prodotti che bisogna vendere: adesso sto facendo le Salentine. E poi sto lavorando in serra, con le piantine: oggi ho innaffiato. Mi piace qui alla Casetta perché si sta all’aria aperta!”.
Hai chiesto alla Presidente la possibilità di restare il giovedì pomeriggio in Laboratorio…
“Ho scelto di continuare a dare una mano in Laboratorio per non dimenticare né gli amici che mi aiutano né i colleghi”.
Questo ha permesso di mantenere vivo il legame con gli altri artisti, colleghi di vecchia data, e di mitigare il dispiacere. Parlarne consente loro di dipanare quello strano miscuglio di emozioni e di riflessioni che genera il confronto tra un prima e un dopo.
Come avete preso il cambiamento di Pierluigi?
“Mi è dispiaciuto, è una persona affettuosa e quando viene il giovedì ci abbraccia subito” Arianna. Lucy riprende: “Doveva dare una mano ad Essenze… siamo sempre senza Salentine!”. Federica: “Io lo vedo più sereno perché con la cartapesta lui è bravo, è portato. È molto preciso.”
Come lo vedete quando vi ritrovate insieme in laboratorio il giovedì pomeriggio?
Gabriele: “Lo vedo tranquillo, a Div.ergo fa il legno e i fiori. Parla”.
Mattia: “Lo trovo felice, gli è sempre piaciuto stare in mezzo agli altri, dare una mano, far sorridere con le sue battute e lo fa qui e penso anche ad Essenze”.
Aurora, che con Pierluigi ha un rapporto in cui si alternano tenerezza e scontrosità, trova un filo tutto nuovo con lui: “Io il giovedì non lo vedo ma mi prepara il lavoro per il venerdì mattina e questo mi dà una mano in più. È come se lo incontro perché la mattina dopo trovo il lavoro che lui ha fatto per me”.
Andrea: “Lo vedo tranquillo, molto contento del cambiamento. È stato bello che è voluto restare il giovedì”.
A Giulio che con Pierluigi condivide un’affinità elettiva e un’antica simpatia una domanda più specifica.
Stai continuando a mantenere il contatto con lui?
“Io sono contento per lui che sta ad Essenze, perché l’ho conosciuto che faceva cartapesta, ma un po’ mi dispiace non vederlo tutti i giorni. Ora ci sentiamo la mattina e la sera per dirci buongiorno, buonanotte”.
Gianluca Marasco